Il figlio dell’uomo è uno dei dipinti più emblematici in rappresentanza del surrealismo, un dipinto semplice ma sorprendentemente enigmatico. Lo stesso Magritte, a proposito dell’opera, afferma che per quanto possa essere analizzata e interpretata rimane sempre enigmatica. L’approccio di Magritte all’arte, infatti, aveva lo scopo di incoraggiare a considerare più da vicino la realtà e non di fermarsi all’apparenza che mostrerebbe solo il lato superficiale delle cose.

L’opera è stata commissionata da un amico, nonché consigliere e mecenate di Magritte, che aveva richiesto un autoritratto dello stesso Magritte. L’artista non trovò semplice dipingere sé stesso e quando finì finalmente il suo autoritratto l’immagine risultante era di questo uomo anonimo con una bombetta. “The Son of Man” raffigura un signore vestito in modo formale ed elegante con un abito grigio scuro, completo di bombetta, colletto e cravatta rossa, e con il volto oscurato da una mela verde sospesa in aria che costringe lo spettatore ad immaginare chi si cela dietro di questa. Sullo sfondo è visibile un oceano sovrastato da un cielo nuvoloso che rende l’atmosfera grigia e cupa. L’uomo appare fuori contesto all’interno dell’ambientazione, dato l’abito formale, infatti l’opera vuole esprimere una forte critica rivolta alla classe borghese che il pittore reputava meschina e ipocrita.

La figura è rigida, con le braccia lungo i fianchi ma quando lo spettatore studia attentamente l’immagine nota che il gomito sinistro della figura è rivolto nella direzione sbagliata. Guardando più da vicino, inoltre, si scopre che il terzo bottone della sua giacca è slacciato.

Magritte ha usato la mela verde brillante per nascondere il suo vero volto ma si riesce a cogliere parte dell’occhio sinistro dell’uomo che sembra così sbirciare attraverso le foglie della mela. L’uso della mela ha portato a molte riflessioni come, ad esempio, il possibile legame tra la mela e il titolo del dipinto che ha indotto alcuni esperti ad ipotizzare un riferimento alla tentazione di Adamo nel Giardino dell’Eden.